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Monica Raimondi

Tedesco

I colloqui sono prenotabili direttamente sul registro elettronico Classeviva.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Bologna
Soggiorno a Berlino di due anni

La mia bellissima esperienza didattica al Liceo Boldrini inizia nel 1997 e prosegue da allora con immutata passione ed entusiasmo.
Amo riconoscermi – a questo proposito – in una frase: Mein Beruf ist es jungen Menschen Leidenschaft einzuflößen (provate a tradurla!)

Vorrei dire a tutti i ragazzi intenzionati ad avvicinarsi al tedesco, che si tratta di uno degli idiomi più intriganti nel complessivo panorama linguistico.
Conseguire risultati in questa lingua è di grande soddisfazione; un po’ come avere davanti a sé un puzzle impegnativo ma che grazie alla costanza e all’applicazione, si giunge col tempo a comporre e ad apprezzare nella sua complessità.

Poiché a me ha strappato un sorriso, vorrei proporre anche a voi il contenuto divertente di questo link e una volta letto, mi piacerebbe voi diceste…

Ed ora a noi, LINGUA TEDESCA!!!

CHI E’ l’ HOTTENTOTTENTROTTELMUTTERBEUTELRATTENLATTENGITTERKOFFERATTENTÄTER?
La lingua tedesca è facile…
La Lingua tedesca è facile. Chi sa già il latino o il greco l’impara come niente. Questo almeno dicono i professori di tedesco alla prima lezione. E cominciate a studiare: der, des, dem, den, die, das, dessen, deren, nominativo, accusativo, dativo, genitivo, passivo, congiuntivo, le declinazioni degli aggettivi e dei sostantivi e via di seguito.

È semplicissimo.
Dopo aver studiato intensamente per qualche decennio…
Dopo aver studiato intensamente per qualche decennio ricevete, come regalo per il vostro pensionamento, un libro in lingua tedesca. È un magnifico volume, rilegato in tela, pesa quattro chili e tratta, in maniera approfondita, degli usi e costumi degli ottentotti. Un argomento che appassiona ogni tedesco.

In quel libro si racconta che presso gli ottentotti (Hottentotten) gli opossum (Beutelratten) vengono catturati e rinchiusi in gabbie munite di robuste barre di legno (Lattengitterkoffer) per non far scappare gli opossum. Tali gabbie vengono chiamate quindi in tedesco Lattengitterkoffer e l’opossum prigioniero prende, di conseguenza, il nome di Lattengitterkofferbeutelratte. Una gabbia con un opossum dentro diventa così (logicamente!) una Beutelrattenlattengitterkoffer.

In quel libro si parla anche di un evento terribile successo tra gli Hottentotten: un giorno, in un attentato, viene uccisa una madre ottentotta (Hottentottenmutter) che ha due bimbi, non molto svegli (Trottel). Questa madre dunque in tedesco viene chiamata Hottentottentrottelmutter. Per l’ineguagliabile logica della lingua tedesca, l’attentatore (Attentäter) prende così il nome di Hottentottentrottelmutterattentäter.

L’attentatore viene presto catturato e immediatamente rinchiuso, come tutti gli Attentäter, in una gabbia da canguro che, come sappiamo già, viene chiamata Beutelrattenlattengitterkoffer. Ma dopo un po’ riesce comunque ad evadere da lì. Dopo una lunga caccia ricade nelle mani di un guerriero ottentotto che lo trascina al capo del suo villaggio.

Ora ascoltate il loro dialogo (gli ottentotti, essendo un popolo colto, parlano naturalmente tedesco):

L’importanza della precisione!

Ho catturato l’Attentäter! – esclama orgogliosamente il guerriero.
Quale? – gli domanda il capo.
Il Beutelrattenlattengitterkofferattentäter – balbetta il guerriero, emozionato.
Ma ce ne sono parecchi! – obietta il capo (giustamente, perché tutti gli attentatori vengono rinchiusi in tali gabbie).
Penso che sia proprio l’Hottentottentrottelmutterattentäter.
Quello evaso dal Beutelrattenlattengitterkoffer? – chiede il capo, che comincia a diventare impaziente per l’imprecisione del guerriero.
Certo, certo – conferma il guerriero.
Eh, diavolo! – impreca il capo – non potevi dire subito che hai catturato l’Hottentottentrottelmutterbeutelrattenlattengitterkofferattentäter?

Come vedete…

Come vedete, la sua precisione rende il tedesco una lingua facilissima. Basta un po’ d’applicazione e di buona volontà.
Forse vi consola…
Forse vi consola sapere che Attentäter di questo tipo non ce ne sono tanti.

Anche il famosissimo Donaudampfschifffahrtsgesellschaftskapitän che popola ancora alcuni libri di tedesco come esempio di una parola composta particolarmente lunga, non esiste più, tranne che nel morboso repertorio di qualche sadico insegnante.

Ma non illudetevi troppo: la parola Wahlkampfkostenrückerstattungsgesetz (“legge sul rimborso delle spese per la campagna elettorale”) è una cosa che si trova facilmente sui giornali e pronunciarla non procura nessun mal di testa ai tedeschi.

Comunque, accanto a questi mostri linguistici ci sono anche parole più brevi e rassicuranti come lo Ei (che ai tedeschi piace molto a prima colazione).

E poi: che soddisfazione sarebbe imparare il tedesco se fosse più facile??

monica.raimondi@linguisticointernazionale.it

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